Relativo al progetto: Wehdat Watan    

Sound & Lite - ITALY - bimonthly periodical

07 Luglio 2010

Wehdat Watan

Saudi Arabia’s Cultural Heritage Festival

Il Al Janadriyah Heritage e il Festival delle Tradizioni e della Cultura Nazionale, organizzato ogni anno dalla Guardia Nazionale del Regno dell’Arabia Saudita nella città, situata a 45 km a nord della capitale Riyadh, è la principale attrazione turistica della zona, ed è visitata da oltre un milione d i persone durante le due settimane del suo svolgimento ed evidenzia  molti degli esempi più raffinati delle arti, dei mestieri e della cultura sauditi.

Un imponente spettacolo multimediale inaugurale è andato in scena davanti a Sua Maestà Re Abdallah dell’Arabia Saudita su un palcoscenico di 1.400 metri quadri, costruito per l’occasione, e trasmesso a milioni di telespettatori dalla MBC.

L’operetta intitolata Wehdat Watan (L’Unità del Nostro Paese) è stata scritta dal grande poeta saudita, Sari.

Durante lo show, il grande set ha ospitato  un cast di 250 artisti, cammelli e pecore, accampamenti e veicoli militari.

Un enorme falco appariva dal fondo della scena per la  scena finale.

Luci e Scenografia Virtuale

Marco lncagnoli, light designer per l’evento, spiega: “Il giusto equilibrio tra luci teatrali e fotografia televisiva è il risultato di esperienza in spettacoli live dove la luce non è più solamente al servizio dello spettacolo, ma è considerata come… spettacolo.

Sergio Metalli è un maestro riconosciuto nell’arte della scenografia virtuale e i suoi lavori sono stati acclamati dagli spettatori nei più prestigiosi teatri del mondo.

La squadra ldeogamma ha fatto delle riprese video in HD nel deserto, con soldati e carri armati, ed ha utilizzato un blue screen per le riprese di soldati che saltavano da un elicottero. Hanno anche girato l’Arabia, riprendendo e fotografando alcuni dei principali monumenti e aree urbane, compreso il famoso sito archeologico di Mada’in Saleh, nella regione montuosa nord-orientale di Hijaz .

Metalli dice, “I soldati, che sono saltati da una piattaforma costruita appositamente per il blue screen, dovevano essere ripresi in modo tale che, durante lo spettacolo, sembrasse che saltassero da un elicottero che volava a quella stessa altezza, e fossero anche in proporzione con i veri soldati sul palcoscenico. Gli elicotteri nel video sono stati ripresi e successivamente ‘ricostruiti’ in 3D dai nostri grafici”.

Metalli   ed   i suoi tecnici   hanno  anche    inviato    contenuti video  a  tre schermi LED modulari, (passo 16 mm) della cinese California Pro-Lighting: due   schermi ed uno orizzontale che, insieme,formavano una sorta di cornice intorno  al set.

Le immagini mandate sugli schermi LED, quelle per la retroproiezione e per i tulle avevano una luminosità ed una resa cromatica molto diversa, quindi c’è stato un lungo e meticoloso lavoro di adattamento a monte per poterle abbinare in modo soddisfacente, bilanciando la luminosità in modo appropriato.

Mattia, il figlio di Sergio, era responsabile per il lavoro di post-produzione ed effetti speciali.

Dopo l’evento, Metalli Sr,  entusiasta, ha detto: “Oltre alle sfide tecniche affrontate e superate con successo per ottenere dei risultati finali emozionanti, l’evento di Janadriyah è stato anche meraviglioso da un punto di vista umano, perché lo spettacolo è stato ‘assemblato’ da una squadra specializzata veramente eterogenea, con dei professionisti Sauditi, Italiani, Libanesi, Tunisini ed Americani che hanno lavorato fianco a fianco… un’esperienza fantastica!”.

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